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Le tradizioni natalizie sono diverse da Paese a Paese? Sì, certo e ne esistono alcune davvero strane!
Noi abbiamo fatto una classifica delle tradizioni più bizzarre, incredibili, assurde, divertenti e buffe di tutto il mondo, perché il Natale è una festa amata da tutti, ma non tutti la celebrano allo stesso modo.
Svezia: la capra di paglia di Gävle
Dal 1966, ogni dicembre a Gävle, in Svezia, viene eretta una capra di paglia alta 13 metri, la più grande del mondo. La capra è un simbolo natalizio scandinavo e questa attrazione fu ideata da un pubblicitario locale, il quale intendeva motivare le persone a fare shopping natalizio.
La capra di paglia viene collocata nella piazza principale della città, ma la cosa strana è che ogni anno viene bruciata.
Il motivo per cui succede non è chiaro: c’è chi dice che questo avviene perché è un simbolo consumista, chi sostiene che è un’appropriazione di un antico simbolo pagano, e chi pensa che si tratti di vandalismo.
Ad ogni modo, negli anni la capra è stata incendiata nei modi più assurdi: nel 2005, ad esempio, nel 2005, due persone vestite da Babbo Natale e da Omino di pan di zenzero la incendiarono usando delle frecce infuocate!
Per saperne di più, guarda questo video dedicato alla capra di Gävle
Islanda, i regali dei terribili Yule Lads
Se pensi che le creature più strane di Natale siamo noi folletti aiutanti di Babbo Natale, sarai sorpreso di conoscere gli Yule Lads islandesi!
Si tratta di 13 troll, dei mostriciattoli che, secondo la tradizione, vagano per le case in Islanda per fare scherzi e lasciare regali ai bambini.
13 giorni prima di Natale, quindi dal 12 dicembre, i 13 fratelli scendono uno a uno dalle montagne, i bambini lasciano sul davanzale di casa delle scarpe dove i troll lasceranno dei piccoli regali, ma se il bambino è stato cattivo, gli Yule Lads lasceranno una patata marcia in dono!
A partire dal 25 dicembre, gli Yule Lads tornano sulle montagne, sempre uno per volta, e l’ultimo va via il 6 gennaio, proprio come la nostra Befana che tutte le feste si porta via!
Ognuno di questi troll ha un nome buffissimo, per esempio Lecca Mestolo, Ruba Salsicce, Sbircia dalle Finestre…
Queste creature sono dette anche Jólasveinar, che in islandese significa “i ragazzi del Natale”.
Venezuela, pattinare all’alba della Vigilia di Natale
A Caracas, la capitale del Venezuela, c’è l’usanza di pattinare per tutta la notte del 24 dicembre per poi andare a Messa all’alba: tantissime persone seguono questa tradizione, tant’è che, ogni anno, la polizia chiude le strade al traffico per consentire di pattinare in sicurezza.
Intere famiglie si spostano sui pattini a rotelle cantando canzoni di Natale, un modo di festeggiare davvero originale dalle origini misteriose, ma bisogna ricordare che da quelle parti fa piuttosto caldo a dicembre, quindi è piacevole pattinare per strada anche la sera!
C’è chi partecipa a queste pattinate di massa già dal 16 dicembre, ma la Vigilia è il momento clou, quello dove tutti si incontrano per partecipare alla Messa e frasi gli auguri di Natale.
Austria, la parata dei Krampus
Krampus, in bavarese, significa “putrefatto”, mentre in tedesco vuol dire “artiglio”, questo nome indica, nella tradizione austriaca, un demone che si aggira per le strade a caccia dei bambini che sono stati “cattivi”. Oggi questa tradizione è divenuta una parata che si svolge in diverse città, quelle più caratteristiche da vedere sono a Inssbruck e Salisburgo.
Secondo la leggenda, durante i periodi di carestia, nei paesi di montagna i gruppi di giovani si travestivano da mostri con pellicce e corna di animali morti.
Una volta divenuti irriconoscibili, andavano in giro per villaggi terrorizzando le persone e saccheggiandole dei loro beni. Tra di loro, però, si era nascosto un vero demone, il Krampus, con lo scopo di derubare e aggredire gli abitanti dei villaggi.
Krampus, però viene scoperto perché è l’unico ad avere degli zoccoli di capra al posto dei piedi, così viene chiamato il vescovo Nicola per scacciarlo e trasformarlo in un suo servitore.
La parata che celebra questa terrificante creatura si svolge alla vigilia del 6 dicembre, poiché è il giorno di San Nicola. I partecipanti si travestono da demoni, usando pellicce di caproni e grandi corna, dando vita così a un evento davvero spettacolare, molto diverso dal nostro affettuoso Babbo Natale.
Catalogna, Tió de Nadal
Questa è davvero la più assurda delle tradizioni natalizie, il Tió de Nadal (in catalano: “ceppo di Natale”) è un personaggio mitologico catalano che rappresenta una tradizione molto radicata in Catalogna.
Nel giorno dell’Immacolata Concezione (l’8 dicembre), si inizia a “dar da mangiare” ogni notte ad un tronco, e si copre con una coperta affinché non abbia freddo durante la notte.
Questo tronco viene abbellito, con disegni che rappresentano gli occhi e la bocca e con un cappellino, e si tiene davanti alla porta di casa per tutto il periodo dell’Avvento.
I bambini hanno il compito di dare cibo al Tió de Nadal per ricevere una corrispondente quantità di regali il giorno di Natale.
La cosa bizzarra è che il Tiò ha un modo davvero unico di svelare i regali: secondo la tradizione vengono “defecati” mentre i bambini cantano una canzone!
In realtà, i genitori nascondono i regali sotto il tronco e tocca ai bambini scoprirli il 25 dicembre, prendendo a bastonate il Tiò affinché caghi i regali.
Guarda questo video per saperne di più e vedere come si festeggia il Natale in Catalogna:
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